Sagra di Inzago 2013
Dal 4 al 14 ottobre 2013, un'antica tradizione che si rinnova ogni anno.
La festa del paese è il momento per ammirare le bellezze di Inzago.
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La Sagra del paese, come ogni anno, ci fa riscoprire la nostra capacità di reinventare la tradizione, ci mette a confronto con il nostro territorio come luogo di vita comunitaria. L’ambiente e le persone si riflettono l’uno nelle altre e ci danno la dimensione del nostro vivere, del nostro operare, della nostra continua ricerca di felicità. Dobbiamo riappropriarci del nostro paese, delle sue pacate bellezze, delle modalità di vita che i suoi abitanti hanno costruito e tramandato nei secoli. Tutti i giorni siamo immersi in questa realtà, la viviamo distrattamente, ne abbiamo un’abitudine che non ci permette di goderla. La festa, con i suoi ritmi più pacati, con la proposta di mille iniziative nei luoghi più significativi del paese, è l’occasione per guardarci intorno in modo nuovo, più consapevole, per fare nostri i valori che vi sono nascosti.Pensiamo alle nostre chiese: importante e centrale quella parrocchiale, anche se un poco soffocata, o forse protetta, dagli edifici intorno, con pregevoli opere d’arte, come la Madonna col Bambino che portiamo in processione; le chiese più piccole e raccolte come S. Rocco, il Pilastrello, il Monasterolo che occupano un posto importante nella fede degli inzaghesi; quella moderna del Villaggio, voluta dai suoi abitanti perché anche lì ci fosse il segno del Sacro.
Pensiamo alle vie, spesso leggermente curvate, come per assecondare i passi lenti dei nostri antenati con i carretti, luoghi dei nostri incontri, delle chiacchiere e delle confidenze, come la grande piazza, unica così ampia in tutto il circondario, dove si sono svolti e si svolgono i momenti più importanti della vita comunitaria, a volte gioiosi, a volte tristi o anche drammatici.
Pensiamo alle numerose ville: aperte e godibili per tutti quella Facheris e il Palazzo Comunale, più discrete e nascoste le altre, ma tutte determinanti, con la loro “prepotenza”, nella costruzione del nostro centro storico.
Pensiamo ai cortili, quelli esistenti e quelli scomparsi, un tempo luogo dei chiassosi giochi dei bambini e del faticoso lavoro dei contadini, oggi luoghi quasi magici, silenziosi per la gran parte della giornata, e durante la festa riscoperti da gruppi e associazioni che trovano, al loro interno, il sapore e il gusto di un tempo che immaginiamo sereno, ma che era testimone delle gioie e dei dolori che una piccola comunità condivideva solidale.
Pensiamo infine alle nostre acque, alla roggia Crosina e al Naviglio: la prima, ormai solo per pochi tratti scoperta, che racchiude in un abbraccio il centro storico e poi il Naviglio, con l’alzaia percorribile e percorsa con assiduità in bicicletta e a piedi, che ci regala pensieri sereni con il dolce suo scorrere.
Questo, e molto altro, è Inzago, ora affidato alle nostre cure e attenzioni. Per questo dobbiamo difenderli, questi luoghi, questi beni, che ci sono giunti dal passato quasi intatti, in un insieme armonico, per non distruggere e offendere i ricordi, le speranze e i sogni. Se una trasformazione in alcuni tratti deve esserci, sia discreta e rispettosa di noi stessi, della nostra voglia di vivere in amicizia.
Buona festa a tutti e un grazie grande a tutti i volontari.
GIUSEPPINA FACCHINETTI
Presidente del Comitato di coordinamento sagra e fiera e della Pro Loco
ENRICA BORSARI
Assessore alla cultura